Prima o poi dovrà finire questa estate in cui chi va in vacanza in Sardegna o all'estero si porta a casa quale souvenir il covid, piuttosto che il solito quadretto da appendere in soggiorno. L'amarezza c'è, difficile nasconderla, ma era tutto previsto, con le riaperture ci sarebbe stato un sensibile aumento dei contagi, lo sapevamo già. Eppure, provoca fastidio, oltre che preoccupazione, il fatto che oggi – a più di cinque mesi dal lockdown – la Campania faccia registrare numeri che non si erano mai visti nemmeno nei giorni più bui di questa maledetta pandemia.
Nella giornata di ieri, altri 183 positivi su territorio regionale, un aumento che è in linea col dato nazionale che ieri ha sfiorato i 1500. Di questi 183, come specificato dall'Unità di crisi Regionale, 81 riguardano persone rientrate dalle vacanze; nel dettaglio, 36 dalla Sardegna e 45 da Paesi esteri.
Calma e gesso: come ricordato dal Governatore De Luca dobbiamo necessariamente abituarci a questi dati a tre cifre e continuare a far fronte all' ondata di rientri dalle ferie stringendo i denti, perché è chiaro che i viaggi di ritorno dalle vacanze si esauriranno nei prossimi 10-15 giorni. "Per ogni positivo che individuiamo ci risparmiamo guai seri da qui a un mese – ha sottolineato il Presidente della Giunta Regionale -. Per De Luca, insomma, non è il caso di preoccuparsi dei contagi che aumentano, piuttosto c'è da restare sereni per il gran lavoro di tracciamento puntuale ed ossessivo che si sta mettendo in campo.
Bisogna cercare oggi i positivi, farlo subito. Perché i positivi – in questa fase dell'epidemia – in gran parte sono asintomatici e se non li troviamo per tempo – dice De Luca – avremo centinaia di persone che andranno in giro a diffondere il contagio.