La visita del ministro De Vincenti è stata l’occasione per parlare anche della Zes, la zona economica speciale che vedrà i porti di Napoli e Salerno recitare un ruolo di primo piano. «Il contributo dei porti del Mezzogiorno è positivo ma si deve fare di più», ha detto De Vincenti in una intervista che ascolteremo nel servizio successivo. Ma l’indicazione del Governo è chiara: deve esserci un porto di rilievo europeo, un sistema che deve unire Napoli e Salerno, Taranto e Gioia Tauro che “hanno presentato proposte per le zes”. La portualità del Mezzogiorno svolge un ruolo importante su tre versanti. Prima di tutto un collegamento tra il Mediterraneo e l’Europa nel verso sud-nord, poi un collegamento rovesciato con l’Europa che guarda al Nordafrica e al Medio Oriente per investire e per far crescere quei paesi. Un secondo aspetto legato alla proposta del migration compact presentato dall’Italia all’Ue, in cui il mezzogiorno e i porti di quest’area hanno una nuova centralità nei traffici intercontinentali con l’apertura del secondo ramo del Canale di Suez. Concetti di cui è convinto anche l’assessore regionale alle attività produttive, Amedeo Lepore: «siamo il primo paese europeo avanzato che adotta le zone economiche speciali. Bisogna intensificare l’azione anche per il rafforzamento delle attività che guardano al mare sia in termini di logistica che di attività produttive». Lepore spiega che «il dibattito sulle vie commerciali ha messo in evidenza come la Campania all’interno della via della seta, può rappresentare un punto fondamentale, diventando anche una via di transito per le merci che arrivano da altri paesi. Per la Campania si prefigura quindi un doppio ruolo: l’attività di propulsione produttiva e la funzione di nodo logistico, in questo senso l’attività dei porti e interporti è di fondamentale importanza». https://www.youtube.com/watch?v=WVDy0FKGpM0
Zes Campania: per Lepore e De Vincenti è una grande occasione
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