Ennesimo distacco di materiali

Cadono calcinacci in Via Velia: area andrebbe messa in sicurezza

Sotto lo storico ponte dei diavoli
Girolamo Budetti

Ennesimo distacco di materiali in Via Velia, a Salerno, sotto lo storico ponte dei diavoli. Questa volta però, a cedere è parte del costone che discende dalla piazza Principe Amedeo.

A poche ore dal cedimento di una parte del muraglione che sovrasta Via Velia i calcinacci sono ancora ben visibili in terra ed il tratto pedonale che di solito già si percorre quasi spalle al muro rimane interdetto ai pedoni. Preoccupa la tenuta complessiva della parete tufacea sovrastata da Piazza Principe Amedeo. Coperta di arbusti, potrebbe essere stata spaccata, in più punti, proprio dalle radici profonde di questa vegetazione che cresce selvaggia e spesso incolta, fino ad appropriarsi delle storiche volte dell'acquedotto medievale, noto come il ponte dei diavoli di Salerno.

In questa zona il problema della manutenzione degli archi e delle scarpate è ben noto, anche perché spesso si sovrappongono competenze pubbliche con azioni che dovrebbero fare i privati. Il distacco di materiali e pietrisco in Via Velia preoccupa, ma va detto che il Comune di Salerno non solo conosce il problema, ma lo conosce da anni ed ha pronto un piano di interventi che punta non solo al consolidamento ma anche alla riqualificazione dell'area.

La Soprintendenza ha chiuso la fase di studio, parte integrante del progetto di risanamento dello storico acquedotto medievale, trasmettendo la documentazione agli organi competente, inclusi i contributi scientifici stilati insieme al dipartimento per i Beni Culturali dell'Università di Salerno. Ora l'amministrazione comunale farà partire la fase operativa. Come confermato alla nostra redazione dall'assessore all'urbanistica, l'architetto Domenico De Maio, con l'iniziativa Art Bonus ed il sostegno di mecenati e del ministero si provvederà agli interventi sulla porzione di acquedotto compresa tra Via Arce e via Velia. Un primo step che, con il contributo del Comune, costerà 470mila euro più Iva e che metterà in sicurezza i punti più alti e delicati delle arcate con impalcati leggeri e reti di contenimento.

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