Giffoni rilancia l’appello del senatore a vita Renzo Piano sulla chiusura delle sale cinematografiche. L’ideatore e fondatore del Festival, Claudio Gubitosi lo definisce un “allarme sociale” che non va sottovalutato. “Un grido d’aiuto – dice – che sento di dover sottoscrivere, sostenere e condividere”. I cinema sono luoghi di aggregazione, spazi in cui la cultura cinematografica può crescere e svilupparsi. “Va dato atto al Ministero della Cultura – continua Gubitosi – di essere intervenuto con determinazione in questi ultimi anni per il miglioramento complessivo dell’esperienza cinematografica. I risultati di questa politica sono stati evidenti”. Esiste, però, un problema legato alla sostenibilità e quindi al declino commerciale dell’esercizio cinematografico, in particolare nelle grandi città, come evidenzia con competenza il senatore Piano. E’ una questione su cui intervenire con prontezza per contrastarlo. “Giffoni – prosegue l’ideatore e fondatore del Festival- ha fatto dell’esercizio cinematografico uno dei suoi cavalli di battaglia. Bisogna però considerare le difficoltà di gestione dei cinema, in particolare quelli che si trovano in piccoli centri che vivono probabilmente condizioni di maggiore criticità. A questo si aggiunge anche il costo dei biglietti che pure ha subito una notevolissima crescita. Gubitosi cita l’esempio di Giffoni, comune di 11500 abitanti che può vantare quattro sale, aperte tutto l’anno, per oltre 1700 posti. Abbiamo attivato una politica economica tale da favorire le famiglie dal giovedì alla domenica, con il risultato del 2024 che ci ha visto superare i 30mila biglietti staccati. “Credo sia opportuno – conclude Gubitosi – rivedere la politica di interventi e di incentivi legati al cinema per il ruolo che questi svolgono soprattutto in una congiuntura economica, come quella attuale, molto complessa e che incide su tantissime voci di costo, dall’energia al personale”.
L'ideatore e fondatore del Festival rilancia l'appello del senatore a vita Renzo Piano
Chiusura sale cinematografiche, Gubitosi: “Allarme sociale”
"Un grido d'aiuto che sento di dover sottoscrivere, sostenere e condividere".
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