L’Arechi esplode di gioia per Vasco Rossi e lui, il Blasco nazionale, non esita a ricambiare il calore e l’affetto dei 34mila arrivati da tutt’Italia per la prima puntata del suo Gran Finale. «Stasera portiamo un po’ di gioia alla città più bella del mondo, finalmente a Salerno»: saluta così il popolo dell’Arechi il re indiscusso degli stadi. L’esordio è da brividi. “Dillo alla Luna” accende il pubblico, che poi si infiamma subito dopo, quando Vasco cala il tris rock (“Stendimi”, “Rock’n Roll Show” e “Non sei quella che eri”). Scaletta perfetta, fuochi d’artificio dappertutto ed un brindisi virtuale a questo tour da emozioni a mille e soddisfazioni enormi. Il tuffo nel passato, con i suoi successi intramontabili e le sue provocazioni (“C’è chi dice no”, “Gli spari sopra”, “Manifesto futurista”). Poi, il medley 2023 ed il finale incandescente con le immortali “Siamo solo noi”, “Sally”, “Vita spericolata” e “Albachiara”. “Come nelle favole” l’Arechi ha il suo “principe”, con tanto di dichiarazione che arriva anche il day after sui social: “Salerno, fammi morire”. Poi l’arrivederci: “Chiudo qui nella città che quando chiama…mi trova sempre pronto a partire”. Quella città che nel 1978 lo vide militare per qualche giorno ed a cui Vasco, come ha più volte ammesso, è “legato affettivamente da allora”. A Salerno ha scelto di far calare il sipario su un tour che lo stesso Kom ha definito “memorabile”. Nel principe degli stadi , il re concede il “Gran Finale”.
Come nelle favole, Vasco all’Arechi: «Salerno, fammi morire»
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