18 marzo 2020: gli italiani, chiusi tra le quattro mura di casa, impauriti e attoniti seguivano in TV le strazianti immagini del corteo di camion militari con a bordo le bare delle vittime della pandemia da Covid. Da Bergamo, ci giungeva l’istantanea di uno dei momenti storici più tragici e duri per il Paese e per il mondo intero che sembrava essere entrato in un tunnel senza via d’uscita. Sono trascorsi cinque anni da quelle immagini che hanno sconvolto la collettività e appunto oggi, 18 marzo, si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus. La ricerca a grandi passi ha prodotto vaccini, ha dapprima arginato e poi messo nell’angolo il virus, ma il tributo pagato è pesantissimo: quasi 200mila morti in Italia, poco meno di 13mila in Campania. Oggi, 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è l’occasione per ricordare le vittime e per ricordare il sacrificio di tanti operatori sanitari. Magari, per qualcuno la pandemia, i funesti giorni di lock-down, le mascherine e il terrore negli occhi, sono solo lontani ricordi. Di certo, non per chi ha perso familiari, parenti, amici in quella guerra improvvisa, contro un nemico invisibile.
Sono trascorsi cinque anni da quelle immagini che hanno sconvolto la collettività
Covid: cinque anni fa, il tragico corteo di bare a Bergamo
Oggi, 18 marzo, si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da coronavirus
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