Cala il sipario sul festival del fumetto, dell'animazione e della fantasia

FantaExpo2024, gran finale con la visita del governatore

Migliaia di presenze in quattro giorni al Parco dell'Irno. Ieri l'ultima giornata con la visita del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca
Francesca De Simone

L’undicesima edizione di FantaExpo, il festival dell’animazione, del fumetto e della fantasia, si chiude con un boom di presenze e con la visita del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il governatore ha fatto un tour tra le varie aree allestite all’interno del Parco dell’Irno, in cui si sono svolte le diverse attività, si è intrattenuto a lungo con i giovani. In tanti lo hanno fermato per parlare con lui, per scattare selfie e per farsi firmare un autografo.  «FantaExpo è un evento che è cresciuto gradualmente – ha dichiarato Vincenzo De Luca -, promosso da ragazzi della nostra città, di Salerno, è un festival della cultura giovanile, che raccoglie decine di migliaia di giovani e abbiamo deciso, come Regione, di sostenerlo, di finanziarlo, perché ci sembra un momento di incontro e di socializzazione davvero importante». «Qui ci sono tanti ragazzi – ha affermato ancora De Luca  – che trascorrono del tempo assieme, all’insegna dell’allegria, dell’amicizia, della solidarietà, in un momento in cui diventa abitudine portare coltelli in tasca. E’ bene, invece, favorire questi momenti di incontro e di sviluppo pure di nuovi linguaggi. Quest’anno c’è un rapporto anche con l’università, c’è un lavoro di formazione. Insomma un bell’evento, che è fatto di allegria, di gioia di vivere, di cultura, di musica e dovremmo moltiplicare appuntamenti come questo.  Poi bisogna lavorare nel mondo della famiglia, della scuola, dello sport, perchè intervenire sulle nuove generazioni è diventata una priorità». «Quest’anno al FantaExpo – conclude il governatore della Campania –  ci sono stati giovani provenienti da tutt’Italia e attraverso l’evento si riesce anche a valorizzare attività del nostro territorio. Una bellissima iniziativa e, poi, si chiude con uno dei miei miti. Ricordo che tanti anni fa quando tornavamo da Roma, dopo riunioni noiosissime, ascoltavamo in viaggio Tony Tammaro per rilassarci».

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