Dopo il presidio davanti al MIC, a Roma, l'ideatore e fondatore del festival torna a casa senza aver ottenuto l'incontro con il Ministro Sangiuliano

GFF, lettera aperta di Claudio Gubitosi alle istituzioni

L'appello: "Senza la restituzione dei fondi tagliati a pochi giorni dall'evento, Giffoni è a rischio"
Francesca De Simone

Il tour de force capitolino dell’ideatore e fondatore del Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi, rimasto in presidio davanti al Ministro della Cultura, in attesa di incontrare Gennaro Sangiuliano si è concluso ieri sera con un nulla di fatto. Il ministro ha incrociato davanti al Mic Gubitosi senza fermarsi. L’obiettivo annunciato già nell’ultimo giorno dell’edizione 2024 del GFF dal fondatore del festival era quello di discutere del taglio improvviso dei fondi nel bando pubblicato a pochi giorni dall’inizio di Giffoni54. Gubitosi ha ribadito, a più riprese, che la difficoltà non è dovuta semplicemente alla riduzione dei fondi del Ministero della Cultura (da 950mila euro a 400mila), ma dal fatto che tale decisione sia stata presa a ridosso dell’edizione 2024, con risorse ormai già impegnate. L’auspicio è quello di trovare una soluzione nell’immediato per evitare ripercussioni sul futuro.

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