Prende il via sabato il Progetto GATTO/PASOLINI, la rassegna della Fondazione Alfonso Gatto, in collaborazione con la Bottega San Lazzaro, Teatro Ghirelli, Off/cine. Sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Salerno.
“Ci è sembrato doveroso nell’anno del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini – ha detto il presidente della Fondazione Alfonso Gatto, Filippo Trotta – ritornare a parlare del poeta e della sua generazione ed immaginando un percorso narrativo non potevamo che seguire quello del rapporto con Alfonso Gatto. Un rapporto di amicizia, di militanza di appartenenza non generazionale, in quanto entrambi dissidenti, entrambi portatori di modelli contrastanti con quelli del pensiero dominante, entrambi profondamente anticonformisti…
E se la generazione di Gatto aveva prima convissuto e poi combattuto e sconfitto il regime fascista, quella di Pasolini sarà attenta a scovarne e contrastarne di nuovi tra le pieghe e le ridondanze della cultura di massa occultati in quella che il filosofo Guy DeBord definì la “società dello spettacolo”.
I due poeti morirono a pochi mesi di distanza, barbaramente ucciso Pasolini, in un incidente stradale Gatto. Anche nella morte una certa relazione.
In quei pochi mesi che separarono le due morti Gatto ebbe a scrivere:
“Morendo Pasolini ha avuto il torto
di non parlar da morto.
O se avesse parlato avrebbe avuto
giustizia quel muto per
che di lui serba parola”