Ai Barbuti si recupera uno spettacolo da non perdere. Chi è già stato a Napoli, alla rassegna teatrale del Maschio Angioino, sa che la compagnia L’apotheke dell’attore ha lavorato come pochi sulla traccia di cinque racconti tratti dal Decamerone di Boccaccio. Domani sera, alle 21.15 nel centro storico di Salerno, lo spettacolo ideato e diretto da Franco Cutolo si sviluppa lungo un testo ben scritto che trae spunto dalle vicende boccaccesche di Andreuccio da Perugia, di Lisabetta da Messina, di Calandrino incinto, di Calandrino e il porco e di Calandrino innamorato. Un successo che doveva andare in scena ai Barbuti sabato sera e che domani viene recuperato a grande richiesta perché merita di essere visto, perché compie una divertente indagine su luoghi, personaggi e situazioni descritte da Boccaccio con straordinaria attualità. Una compagnia di saltimbanchi, o cerretani di un fantastico medioevo, celebra una festa riconducibile ad un carnevale, ma l’affresco sull’Italia del tempo messo su pagine del Decamerone sembra scritto oggi. I racconti riguardano Napoli , Messina, Perugia, Firenze e Salerno. Ed oltre ai nostri luoghi, Boccaccio cita pure il “Basilico Salernetano”. Tra i tanti dialetti, fondamentale è il napoletano perché Boccaccio resta a lungo nella terra angioina e ne trae ispirazione. In scena un grande cast guidato da Peppe Parisi, già protagonista de la Gatta Cenerentola.
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