«Non partecipare all’incontro per condividere il corretto intervento per l’autismo significa non aver capito questa patologia». Non usa giri di parole l’Associazione “Autismo chi si ferma è perduto”, rivolgendo un appello alle istituzioni a vario titolo interessate dal percorso di cura ed inserimento sociale dei pazienti autistici. L’elemento pressante, che spinge i genitori dei bimbi affetti dalla sindrome a voler riunire attorno allo stesso tavolo Asl, Comune e Scuola, è proprio l’imminente inizio dell’anno scolastico. C’è una legge, che tutela i bambini affetti da spettro autistico, la n.134/2015. Una norma, però, rimasta in larga parte lettera morta, nonostante gli sforzi compiuti negli anni e la recente delibera dell’Asl di Salerno che mette mano al cosiddetto progetto globale, in grado di assicurare continuità, uniformità e funzionalità degli interventi nei diversi ambienti di vita del paziente autistico. La scuola assume un ruolo fondamentale, ma gli insegnanti di sostegno spesso hanno carenza di preparazione o non sono messi in condizione di dialogare con i terapisti dell’Asl o dei centri convenzionati e con gli esperti che seguono i bambini in altri contesti. L’importanza dell’approccio, denominato ABA, sta nella coerenza e nella continuità del messaggio. Ma la scuola, su questo, appare in ritardo e da qui nascono le preoccupazioni dei genitori. L’associazione “Autismo chi si ferma è perduto” chiede all’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Salerno, Eva Avossa, di invitare tutte i dirigenti di istituto, dalle materne alle superiori, oltre il responsabile dell’ufficio Provinciale, prima dell’inizio dell’anno scolastico per capire se e quali azioni siano state messe in campo a tutela degli studenti autistici. https://www.facebook.com/LiraTV/videos/465346667348534/
Autismo, associazione chiede incontro prima dell’inizio della scuola
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