Lo scopo è creare occasioni di incontro e scambio socio-culturale per le comunità locali

Beni confiscati, la Regione finanzia 20 progetti

Si pensa ad un centro di ospitalità per nuclei composti da mamme e figli
Girolamo Budetti

Creare luoghi per il coworking, attrezzare spazi verdi, ricreativi e ludici per i bambini. È questa l'idea dell'Assessorato regionale alla Legalità, alla Sicurezza e all'Immigrazione per restituire dignità e funzioni sociali ai beni confiscati alla camorra.

Attraverso l'Ufficio per il Federalismo e la sicurezza integrata, la Regione Campania ha finanziato venti progetti di ristrutturazione di altrettanti beni sottratti alla criminalità organizzata, per un valore complessivo di oltre 1milione e 700mila euro. ​I destinatari del finanziamento sono venti Comuni- di cui nove della provincia di Caserta, quattro della provincia di Napoli, quattro della provincia di Salerno, due della provincia di Avellino e uno della città di Benevento. ​I progetti prevedono la ristrutturazione degli immobili, in modo da adattarli ad attività istituzionali e sociali.

​In particolare – commenta l'assessore Mario Morcone – gli interventi consentiranno la realizzazione di attività educative rivolte ai minori. Si tratta di aree nelle quali genitori e figli possono svolgere contemporaneamente e separatamente attività sportive, lavorative e di formazione. Per le attività terapeutiche e riabilitative si parla di iniziative per assistere persone disabili. Altri immobili, invece, saranno consegnati a delle famiglie bisognose.

Lo scopo è creare occasioni di incontro e scambio socio-culturale per le comunità locali. Inoltre, si pensa ad un centro di ospitalità per nuclei composti da mamme e figli ed ad un centro di accoglienza, recupero, incontro e assistenza per persone che vivono in condizione di povertà e marginalità sociale.

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