Chi lo ha acquistato deve aspettare per gustarlo, ma almeno i guadagni ottenuti dalle vendite hanno già dato le prime soddisfazioni: il 20 per cento del ricavato dei Caciobond, i caciocavalli prodotti con latte di bufala, è andato all'Ospedale Cotugno di Napoli che ha accettato e materialmente ricevuto la donazione.
Il caciocavallo di latte di bufala è stato ideato e prodotto dal Caseificio Morese, in collaborazione con Coldiretti Salerno, nella fase di lockdown per sostenere economicamente il settore bufalino, messo alla prova da una forte crisi della domanda. Il caseificio Morese ha così trasformato l'eccedenza di latte di bufala in "eccellenza": i caciocavalli di bufali sono stati prodotti in diverse pezzature e diverse stagionature, da un mese a due anni. I consumatori che li hanno acquistati con pagamento anticipato hanno così aiutato il produttore a non subire i contraccolpi economici dovuti all'eccedenza nel periodo di chiusura, ma hanno sostenuto anche la lotta al Covid-19.
L'iniziativa solidale ha ricevuto i ringraziamenti del direttore amministrativo dell'ospedale Cotugno. Giovanni De Masi. «Siamo orgogliosi di aver sostenuto questa iniziativa – afferma il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano – che coniuga la generosità dei nostri imprenditori alla capacità di innovazione, in un momento di così grande difficoltà per il Paese. Sostenere l'Ospedale Cotugno di Napoli, in prima linea nella lotta al Covid 19, significa sostenere la rinascita dei nostri territori».