Castiglione ricorda le sue vittime civili di guerra

Redazione

Sabato 7 ottobre alle ore 18, a Castiglione del Genovesi, nella chiesa del Rosario, autorità civili e religiose ricorderanno, insieme con i familiari, le 10 vittime civili della seconda guerra mondiale, uccise durante gli scontri tra le truppe tedesche di occupazione e i soldati alleati, dopo lo sbarco del 1943.

Con una cerimonia religiosa, a Castiglione del Genovesi, nella chiesa del Rosario, autorità civili e religiose ricorderanno, insieme con i familiari, le 10 vittime civili della seconda guerra mondiale, uccise durante gli scontri tra le truppe tedesche di occupazione e i soldati alleati, dopo lo sbarco di Salerno del 9 settembre ’43. In tutta la zona dei monti picentini, allo sbarco degli alleati corrispose l’arroccamento delle truppe tedesche che presto, quando le operazioni furono ultimate, si resero protagoniste di episodi di ritorsione nei confronti della popolazione. Tra le cinque vittime che saranno ricordate c’è Felice Della Calce che all’epoca aveva 44 anni ed era vigile urbano in servizio al comune di San Cipriano. Il 7 di settembre, 32 paracadutisti dell’esercito alleato, mandati in avanscoperta, si lanciarono su Castiglione. Della Calce, insieme con un sottufficiale dell’esercito italiano, un veneto che si chiamava Pietro Zuccchi, nascose i militari alleati, in maggioranza americani, nei boschi che sovrastano il paese, aiutato da un emigrante che era stato in America e faceva da interprete. Nei giorni successivi allo sbarco, Felice Della Calce e Pietro Zucchi accompagnarono i paracadutisti a Pontecagnano dove si trovava il comando delle truppe alleate. Sulla strada del ritorno furono fermati da un drappello di soldati tedeschi, forse messi sull’avviso da una spia, e fucilati sul posto, a due chilometri da casa. La famiglia seppe dell’omicidio tre giorni dopo quando vennero ritrovati i corpi. Quello del sottufficiale Pietro Zucchi fu sepolto a San Cipriano Picentino e negli anni successivi i parenti traslarono la salma in Veneto. Alla famiglia Della Calce le autorità militari alleate espresso subito riconoscenza e gratitudine e successivamente alla vedova venne assegnata dallo Stato italiano la pensione di guerra. In vista della commemorazione, il figlio di Pietro Della Calce, Fortunato, che allora aveva 9 anni, ha cercato di rintracciare i parenti del sottufficiale veneto Pietro Zucchi, una ricerca ancora senza esito. Le vittime che saranno ricordate sono 10: oltre a Felice Della Calce e Pietro Zucchi, ci sono Giuseppe Bottigliero, 17 anni; Giovanni Cerra 46 anni; Gabriele Plaitano 18 anni; Vincenzo Russo, 19 anni; Giuseppe Quaranta di 37 anni e suo figlio Nicola di 10; Giovanni Iannone, 8 anni; Giuseppe Barba e sua sorella Cristina, di 6 e 4 anni.

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