A pesare sono la chiusura forzata della ristorazione, il blocco dei grandi eventi ed il calo all’estero delle esportazioni. Tre condizioni che stanno mettendo in ginocchio le cantine del vino italiane. Dopo l’emergenza Covid-19, quasi 4 cantine italiane su 10 registrano un deciso calo dell’attività con un pericoloso l’allarme liquidità. Il settore del vino, in Italia, dalla vigna al bicchiere, garantisce occupazione ad 1,3 milioni di persone. «L’Italia con 46 milioni di ettolitri si classifica davanti la Francia come il principale produttore mondiale di vino con circa il 70% della produzione destinato a Docg, Doc e Igt. Sul territorio nazionale ci sono 567 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l’Italia che vanta lungo tutta la Penisola la possibilità di offrire vini locali di altissima qualità grazie ad una tradizione millenaria» I dati sui vin italiani sono stati resi noti dalla Coldiretti che lancia l’allarme sulla tenuta del settore, colpito soprattutto nella vendita di vini di alta qualità che trova un mercato privilegiato di sbocco in alberghi e ristoranti in tutto il mondo. La Coldiretti, è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti, chiede anche «massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non». La Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari. Il piano prevede anche la vendemmia verde e riduzione delle rese su almeno 100.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta. Inoltre, si chiede l’Iva agevolata ed un credito di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi pandemica.
Coldiretti: cantine del vino, serve liquidità
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