Crescono solo le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy. Lo sostiene un'indagine Coldiretti.
Con un aumento del +1,9% le esportazioni made in Italy fanno segnare nel 2020 il massimo storico di sempre, con un valore di 46 miliardi spinto dal successo della dieta mediterranea sulle tavole mondiali nonostante i pesanti limiti della pandemia Covid. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, relativi alle esportazioni delle Regioni che vedono l'alimentare del Sud volare all'estero con un balzo del 7.4%.
La Campania (con il suo 13,1%) fa registrare una delle performance migliori e tutto l'alimentare – sottolinea la Coldiretti – in controtendenza al calo generale aumenta nell'intero Mezzogiorno. “Il dato dell'export – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – conferma l'importanza strategica di un rapporto trasparente con l'agroindustria. Il successo del made in Italy, e del made in Campania, nel mondo deve legarsi sempre più a contratti di filiera che puntino su prevedibilità e sostenibilità».
«Da una parte, quindi, assicurare alle imprese agricole la certezza della pianificazione con accordi pluriennali che consentano investimenti in qualità. Dall'altra garantire la sostenibilità del rapporto tra gli attori della filiera, garantendo agli agricoltori la giusta remunerazione in equilibrio con il territorio. Le esportazioni vanno accompagnate con infrastrutture adeguate alle nuove sfide della competitività globale. Strutture materiali e immateriali che trasformino tutto il territorio regionale, dalle aree interne alla costa, in una piattaforma integrata verso il mercato mondiale», continua Masiello.
Per Coldiretti «Nuove tecnologie, collegamenti stradali, ferroviari, marittimi e aeroportuali, sono la rete logistica su cui costruire il successo dell'agroalimentare della Campania, che può trascinare la ripresa appena ci lasceremo alle spalle l'emergenza pandemica».