Nel nuovo libro di Roberto Giachetti ci sono la crisi della democrazia, il pressapochismo di certa informazione, l’analisi del crescente populismo, fattori che accentuano l’insicurezza sociale e magari accrescono l’incertezza. Ma in questo libro-testimonianza si prova pure a smascherare un insieme di distorsioni del sistema. Giachetti è uno che gira senza auto blu, in Parlamento come in strada racconta le battaglie per difendere la sua normalità. «Se uno vive in modo normale- dice anche Bellizzi dove ha incontrato tanti amici- non ha bisogno di annunciare le rinunce» a qualche privilegio. Si fa e basta, per l’appartamento e l’auto di servizio come per i benefit da parlamentare. Per questa crisi democratica l’unica risposta viene dalla libertà di pensiero e dalla buona politica. Il concetto di libertà rimane centrale. Se ognuno fa come gli pare non si costruisce niente. Ma se si rimane liberi di pensare e dire determinate cose, si inizia a costruire. Esprimere posizioni anche dissonanti è necessario, soprattutto quando queste opinioni non sono maggioritarie o apparentemente tali.
