Il parco archeologico di Paestum da’ in adozione le mura antiche

Redazione

Sono due tedeschi, Regine Schach von Wittenau e Uwe Schultze di Amburgo, le prime persone ad aver adottato un blocco delle mura di Paestum. Si avvia così il progetto di raccolta fondi per la manutenzione del circuito murario dell’antica Posidonia, uno dei meglio conservati in Italia. L’iniziativa del Parco archeologico – che con 50,00 euro annuali consente di diventare “cittadino di Paestum” contribuendo alla difesa del patrimonio, e godendo di benefici particolari, tra i quali l’ingresso libero per un anno – si aggiunge al progetto di crowdfunding di Legambiente chiamato Paestumanità che per alcuni anni – dal 2012 al 2016 – ha provato ad acquistare i terreni privati dell’antica Poseidonia-Paestum, che rappresentano i quattro quinti dell’area compresa entro le mura greco-romane, ampia 120 ettari. Oggi, infatti, il visitatore, biglietto alla mano, può godere soltanto della porzione di abitato (25 ettari) acquisita dal Ministero dei BB.CC., che comprende i santuari greci, le strutture civili, il foro e le domus romane. Tra questi monumenti e le imponenti mura ancora integre che proteggevano il nucleo urbano, insistono 95 ettari di terreno di proprietà privata, sottoposti a sfruttamento agricolo intensivo ed in parte destinati ad ospitare allevamenti. Legambiente avrebbe voluto ripristinare l’unità del contesto archeologico e paesaggistico e la visione d’insieme di una città-stato entro il suo territorio ma dopo un’entusiasmante partenza alla fine sono stati raccolti circa 30mila euro che, non essendo utili allo scopo primario, sono stati impiegati per la valorizzazione del sentiero degli argonauti (che collega gli scavi all’Oasi dunale )e dell’area di Porta marina … Su questo sostrato interviene l’iniziativa del direttore del parco Gabriel Zuchtriegel, che inaugurando il progetto con i primi due “genitori adottivi”, ha dichiarato di essere alla ricerca di “una comunità internazionale che ci affianchi nel lavoro quotidiano per proteggere il sito – nel senso metaforico, ma anche concretamente”. Per partecipare al progetto tutte le indicazioni sono sulla home page del sito: www.museopaestum.beniculturali.it. L’iniziativa prevede anche gli sgravi fiscali fino al 65%, in base alla legge ArtBonus del Ministero Beni Culturali.

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