La posa della sabbia e dei massi che formeranno la diga frangiflutti dovrebbe consentire, nel giro di pochi mesi, l'ampliamento dell'arenile della città di Salerno, risolvendo le problematiche ataviche di erosione costiera evidenziate anche dagli abitanti dei palazzi sulla linea di lungomare. Ma a giudicare da quanto accaduto nelle ultime ore, col mare grosso a divorare gran parte del lavoro che stanno facendo le squadre di operai, la strada è ancora lunga e tutta in salita.
Nel video girato da alcune persone sull'affacciata di Mercatello, appare una spiaggia che si allunga per 60-70 metri e che darà una grande opportunità di rilancio alle attività balneari ed a quelle legate al turismo. Ma è vero che le mareggiate hanno già divorato gran parte della sabbia che ruspe e camion stanno posando, dimostrando come i massi a largo siano ancora insufficienti. Di più, si intravedono ancora gli orribili scolatoi a mare – retaggio dello sviluppo urbanistico incontrollato degli anni '50 e '60 – sul cui destino l'amministrazione comunale dovrebbe chiarire qualcosa in più, come sul vecchio progetto per il rifacimento del sistema fognario e la separazione delle acque nere di refluo dalle acque bianche,
I lavori per la nuova spiaggia dovrebbero concludersi tra gennaio e febbraio ed è già avviata la procedura per un secondo ambito, quello che va dal Polo Nautico fino alla Foce del Fiume Irno. In Regione si valuta l'impatto ambientale del tratto più strategico, che va da Piazza della Concordia a Piazza della Libertà, ma il risanamento ambientale è innegabile come lo sviluppo delle potenzialità economiche ed occupazionali della linea di costa del capoluogo.