Ha ragione il presidente del Rotary Club Salerno est: chi meglio di Mario Capanna può raccontare il ’68 italiano? La stessa emozione che ha preso Carmine Napoli- e lo ha riportato ai suoi trascorsi di studente- ha abbracciato anche la preside del Liceo Severi, Barbara Figliolia e gli altri promotori dell’incontro con lo storico leader di Democrazia Proletaria. La rivoluzione non si fa da soli- dice Capanna ai giovani- conta il noi, non l’io. L’iniziativa, promossa dai Rotary lungo un percorso di narrazione della nostra memoria storica recente, ha regalato ai ragazzi del Liceo Severi una lezione di vita unica.
La visita a Salerno di Mario Capanna non sarà occasionale: è l’avvocato Rosa Masullo, da sempre militante di sinistra, a strappargli la promessa di un prossimo ritorno. Capanna accetta volentieri scusandosi con la stampa per il ritardo: «non ho sentito la sveglia- dice- anche perché Salerno è bella e ci si rilassa». A chi gli dice che non c’è il pienone in aula magna perché molti stanno manifestando contro il Governo, Capanna risponde con il piglio di sempre: «Bravi! Hanno fatto bene!».