Operazione Avalanche, l’Associazione Salerno 1943 accompagna il maggiore Emery sui luoghi in cui il padre combatté durante la seconda guerra mondiale

Redazione

Operazione Avalanche, 9 settembre 1943, circa 75 anni fa. Una data da riscoprire per molti, impossibile da dimenticare per altri. A quest’ultima categoria di persone appartiene Peter Emery, maggiore del Princess of Wales’s Royal Regiment. Suo padre William gli ha raccontato nei dettagli quei giorni di settembre. Peter è tornato a Salerno ed ha contattato l’Associazione Salerno 1943 con una richiesta ben precisa: essere accompagnato tra quei luoghi montuosi che sovrastano Salerno. “Una sorta di pellegrinaggio” ci ha tenuto a precisare, una promessa fatta al padre in punto di morte. Eggià, perché il padre riuscì -dopo essere stato catturato nel gennaio del 1944 dai tedeschi, a Garigliano, nei pressi della Linea Gustav- a tornare a casa. L’Associazione Salerno 1943 ha accolto con entusiasmo la richiesta, tornando sui luoghi in cui furono coinvolti gli Hampshire. Precisamente il secondo battaglione, quello del padre di Peter. Emozionante il momento in cui i soci di Salerno 1943 gli hanno mostrato i distintivi del battaglione ritrovati sulla stessa collina ed esposti, dalla stessa Associazione, nella mostra permanente visitabile presso l’Archivio di Stato di Salerno. L’Associazione ha omaggiato l’ufficiale con un cofanetto contenente bottoni e fibbie britanniche ritrovate nei luoghi in cui il padre di Peter combattè. «E’ importante per noi preservare la memoria storica sugli eventi del settembre 1943. Siamo sempre felici di accompagnare, sui luoghi che furono teatro di scontri durante l’Operazione Avalanche, i parenti di chi fu a Salerno in quei giorni. Mantenere viva la testimonianza di chi visse la guerra in prima persona è il modo migliore per far si che il sacrificio di tanti giovani ragazzi non venga reso vano» così Luigi Fortunato, presidente dell’Associazione Salerno 1943. In occasione del 75° Anniversario dello sbarco a Salerno, l’Associazione Salerno 1943 è stata invitata a prender parte alla cerimonia commemorativa organizzata dal maggiore Emery e dai suoi commilitoni. Alla presenza di alti ufficiali britannici (Royal Air Force, Royal Navy…) e americani, il sacerdote incaricato ha ricordato tutti i caduti dello sbarco a Salerno, militari e civili, prima di lasciare spazio alla deposizione delle corone da parte delle numerose rappresentanze militari presenti.

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