Con l’inizio del 2020 Paestum ed Elea-Velia avranno una sola gestione. È stata, infatti, approvata l’Autonomia Amministrativa e la gestione unitaria ed integrata dei due siti, che saranno così accorpati. Lo ha disposto il ministro dei Beni e Attività Culturali, Dario Franceschini, nell’ambito della riorganizzazione del MiBACT. Ieri il visto della Corte dei Conti, atto amministrativo contabile necessario al via libera; lunedì il decreto firmato dal presidente del consiglio Conte sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Le motivazioni che hanno spinto verso questa scelta sono evidenti: rientrano tutt’e due nel medesimo sito Unesco (iscritto nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dal 1998 sotto la voce “I Paesaggi culturali del Parco del Cilento e Vallo di Diano, con le emergenze archeologiche di Paestum e di Velia e con la Certosa di Padula); Velia oltre ad essere sito archeologico è nota anche per essere stato sede della Scuola Eleatica di Parmenide fatto questo che, attraverso l’adeguato completamento dello staff potrebbe essere valorizzato ancor più ed ancor meglio; il Parco archeologico di Paestum già svolge attività di promozione rivolte al contesto paesaggistico più ampio; i due siti, ubicati alle due estremità (Nord e Sud del comprensorio del Cilento) potrebbero approfittare dell’ampliamento di questa strategia ed essere protagonisti di un’esperienza pilota di gestione integrata. In sintesi, la forza di Paestum, uno dei trenta siti più visitati in Italia, associata alla peculiarità di Elea-Velia, potrebbe essere un elemento di attrattività della nostra provincia, che rafforza così la gestione del proprio patrimonio, ma soprattutto sperimenta una gestione integrata tra siti. Il via libera del Consiglio dei ministri dà dunque il chiaro segnale di un nuovo corso a cui, in vari momenti e a più riprese, hanno concorso più enti ed istituzioni locali.
Paestum e Velia, al via la gestione unica dei siti
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