Il progetto “Cammino di San Matteo” nasce da un’idea del gruppo di preghiera “I fedeli di San Matteo” ed è sostenuto dalle diocesi di Salerno e Vallo della Lucania. A pochi giorni dalla tradizionale Alzata del Panno in Duomo, ad un mese dalla Festa del Patrono, il cammino parte sotto forma di pellegrinaggio dal Cilento alla città capoluogo. Supportato dalla Regione Campania come itinerario turistico e religioso, il Cammino di San Matteo è per tutti, nel senso che non è un percorso difficile. Ispirato a quello più famoso di Santiago de Compostela, è modellato lungo 140 chilometri di passeggiate tra scorci e panorami tra i più belli del salernitano, dal Cilento al centro storico passando per i Picentini. Secondo gli organizzatori, con una media di 25 chilometri al giorno e un dislivello massimo di 800 metri, il cammino si compie in sei tappe: Casalvelino, Rutino, Capaccio, Altavilla Silentina, Olevano sul Tusciano, San Cipriano Picentino e Salerno. La prima tappa è la più complessa, collinare se non addirittura montana, perché tocca anche Lustra. Poi si scende alla Madonna del Granato, Trentinara, Capaccio e la Diga dell’Alento. Ad Altavilla ci si ferma alla chiesa dedicata a San Matteo, mentre da Olevano si arriva a San Cipriano e dalle frazioni alte di Sordina e San Mango direttamente a Salerno.
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