Vale 8 miliardi in Italia il business annuale del pranzo di Pasqua a tavola. A rilevarlo, relativamente all’anno 2017 (ultimo anno disponibile), è la Camera di commercio di Milano città metropolitana. Dall’indagine di mercato emerge che il ricavato settimanale per le celebrazioni della festa è di 155 milioni con Lombardia e Piemonte che guidano la classifica del fatturato seguite da Veneto, Campania e Lazio. Dal punto di vista dell’occupazione il report economico mette in luce che Napoli è prima per numero di imprese (oltre 3 mila imprese e 5 mila addetti). Roma conta 1700 imprese, Bari, circa 1.500 attività e 3 mila addetti, Torino e Salerno con 1.200 imprese e rispettivamente 3.600 e 2.000 addetti.
Sotto il profilo enogastronomico si prospetta invece una Pasqua nel rispetto della tradizione.
Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, Venerdì Santo, quasi sette italiani su dieci (68%) hanno portato in tavola pesce per rispettare una tradizione culturale e religiosa. Oltre 400 milioni di euro, invece, verranno spesi per uova di Pasqua e colombe: due famiglie italiane su tre consumeranno perlomeno una colomba. Il giro d’affari previsto è di 170 milioni di euro. Saranno invece oltre 16 milioni le uova di cioccolato che si consumeranno per una spesa di circa 250 milioni di euro solo per le pezzature medio-grandi. La stagione della uova di cioccolata si accompagna, tra l’altro, a maxi rincari. Un’analisi condotta in Europa da M&G Investment, citata dal Sole 24 Ore, rivela infatti che la cioccolata di uova e coniglietti risulta molto più costosa rispetto al resto dell’anno: aumenti che variano dal +420% al +94%. Il Sole cita che secondo l’Organizzazione mondiale del cacao (Icco) i maggiori produttori mondiali si aspettano una produzione in aumento rispetto all’anno passato. Cosa giustifica allora aumenti così netti rispetto all’anno passato? Molto probabilmente altri fattori della struttura dei costi, tra cui le spese di marketing e di distribuzione. https://www.youtube.com/watch?v=5jygsx971us