Gli europarlamentari italiani a Bruxelles chiariscano sull'obbligatorietà o meno del passaporto sanitario e difendano il Sud Italia che rischia la condanna se non arrivano viaggiatori stranieri. A dirlo sono gli operatori del settore accoglienza.
Altro che passaporto sanitario: se le vaccinazioni tarderanno ad essere garantite e non si arginerà come lo scorso anno la moda dei corridoi turistici, si rischia il collasso del sistema dell'accoglienza nel Sud Italia. E' la denuncia del coordinamento nazionale degli operatori del settore extralberghiero, messi in ginocchio da due anni di pandemia. Le loro speranze sono tutte riposte nella prossima stagione estiva, ma se gli europarlamentari italiani non sosterranno le ragioni della filiera turistica nostra chiarendo, ad esempio, se il passaporto sanitario sdarà obbligatorio o meno, la condanna al fallimento appare certa.
Senza viaggiatori stranieri la stagione sarà ridimensionata. E' per questo che servono corridoi turistici per l'Italia: altrimenti, come a Pasqua, accadrà che i vacanzieri andranno altrove. Gli operatori ricordano gli accordi privati dei corridoi turistici con la Croazia per la scorsa estate e – se come appare non ci sarà omogenea immunità di gregge nel Sud Europa – temono di essere lasciati soli.
La Campania, come gran parte delle regioni del Sud Italia, neanche ha espresso sinora una posizione chiara e netta per il ritorno in sicurezza del turismo, mentre si fa sempre alto il rischio di una stagione di oblio e difficoltà per una filiera dimenticata – attaccano gli operatori associati ai circuiti Abbac e Otei. In ballo c'è il futuro di migliaia di famiglie che vivono di solo reddito turistico ricettivo e che sono senza alcun ristoro o sostegno.