E va bene, ci sta che Legambiente faccia un’operazione di sana educazione civica ricordandoci, dopo aver preso in esame i principali parchi urbani della Campania, che il livello di plastica trovato in molti di essi è sinceramente intollerabile. Ma dando a Cesare quel che è di Cesare, va aggiunta una parte di verità alla narrazione che ha puntato l’indice contro il Parco Pinocchio in particolare, additato come maglia nera tra i parchi urbani regionali. Onestamente, l’effetto mediatico non restituisce la realtà dei fatti, come documentata anche dalle sequenze che state vedendo. Al Parco Pinocchio, come altrove, se constatiamo la presenza di cartacce, mozziconi e deiezioni animali, molto dipende- non ci stancheremo mai di dirlo- dalla scostumatezza e dall’inciviltà delle stesse persone che quei parchi li frequentano e dovrebbero rispettarli. Magari gli stessi che si lamentano della sporcizia di aiuole e viali sono gli stessi che lasciano cadere plastica o fanno scorrazzare il cane senza riguardo per gli altri, e pretendendo pure che passi lo spazzino o l’addetto alle pulizie a rimuovere tutto. Del Parco Pinocchio, in particolare, si occupa Salerno Solidale, che effettua più passaggi al giorno per tenere l’area in condizioni decenti. Il servizio va migliorato, certo, ma lo sforzo va riconosciuto, tenendo conto della quantità di gente che affolla il parco e la produzione continua di rifiuti. Chi lavora ogni giorno in quell’area non ci sta a finire all’indice ed ovviamente ha ragione. E’ per questo che viene chiesta collaborazione anche agli ospiti del parco Pinocchio, affinché rispettino le regole minime di convivenza civile. Che poi gli addetti alla pulizia del Parco possano fare di più e meglio, questo è ovvio: ne è consapevole la stessa Salerno Solidale. Ma la maglia nera in Campania per qualche pezzetto di plastica in più no, questo forse è un po’ troppo.
https://www.youtube.com/watch?v=QnF1-9xFLDU
