Toccherà ai sindaci garantire sulle spiagge libere il rispetto delle misure di contrasto del contagio, in particolare al fine di evitare assembramenti e rispettare il distanziamento sociale. «Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge, della loro localizzazione, dei flussi dei frequentatori nei diversi periodi della stagione balneare, dovranno essere definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione delle spiagge, individuando quelle più idonee ed efficaci» così si legge nell’ordinanza firmata ieri dalla Regione Campania che disciplina anche l’utilizzo delle spiagge libere campane. Sugli arenili, va mappato e tracciato il perimetro delle postazioni che, così come per i lidi balneari, prevede almeno 10 metri quadrati per ombrellone e un metro e mezzo tra sdraio e lettini. Il perimetro potrà essere segnalato con del nastro e potranno essere anche posizionate delle piantane numerate dove collocare gli ombrelloni. Ai Comuni si consiglia di favorire la prenotazione degli spazi da parte dei bagnanti, prevedendo anche turnazioni e coinvolgendo, se possibile, associazioni di volontariato o altri soggetti. In ogni caso, l’area delle spiagge libere comunali sarà presidiata da addetti alla vigilanza. Dovranno essere assicurate dal Comune o dai soggetti da esso incaricati opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti. Per favorire l’informazione all’utenza, nei punti di accesso alle spiagge libere andranno affissi di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento.
Regione Campania, i Comuni dovranno organizzare le spiagge libere
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