È stato pubblicato oggi, sulla Gazzetta Ufficiale europea, il Regolamento di esecuzione della Commissione europea che iscrive ufficialmente la rucola della Piana del Sele nel registro delle Igp. Una vittoria storica per la Coldiretti.
Da oggi è nero su bianco l'iscrizione della rucola della Piana del Sele nel registro delle denominazioni d'origine e delle indicazioni geografiche protette. Grazie ad una battaglia di Coldiretti che possiamo già definire di portata storica, la Rucola nostrana, che la R maiuscola se l'è già guadagnata sul campo per bontà al palato e proprietà nutritive, diventa adesso ufficialmente prodotto IGP.
La Commissione europea, con la pubblicazione del regolamento di decisione, ha approvato e registrato la denominazione. Soddisfatta la Coldiretti Salernitana, «dopo anni di intenso lavoro portato avanti con i tanti imprenditori che hanno creduto nel progetto». Fondamentale anche il ruolo dell'associazione per valorizzare «i prodotti di quarta gamma della Piana del Sele – un lavoro condiviso e un riconoscimento importante per le imprese che hanno operato per creare il primo polo produttivo italiano».
La Rucola della Piana del Sele interessa attualmente una superficie di circa 3100 ettari, distribuiti su otto Comuni, con una produzione media degli ultimi anni pari a 400 milioni di chili di prodotto, che è il 73% circa della produzione nazionale, con un fatturato medio annuo di oltre 680 milioni di euro. Ed ancora, conta circa 5 mila addetti diretti e 4 mila nell'indotto. Le previsioni prevedono una crescita che si stima intorno al 20%, come si evince dagli studi di Ismea pubblicati di recente sulle performance dei prodotti a marchio.