Santa Maria de Lama, un gioiello medievale curato dai volontari del Touring club

Redazione

L’ecclesia Sancte Marie constructa intra hanc salernitanam civitatem .. ubi Lama dicitur” (1055) ovvero la chiesa della Madonna della Lama (il toponimo è da ricollegarsi alla presenza di esigui corsi d’acqua a carattere torrentizio) sorge nel quartiere degli Amalfitani, nel cuore della Salerno medievale.

La gestiscono, garantendone l’apertura tutti i sabato e le domeniche, i volontari per il patrimonio culturale del Touring club, che accompagnano i visitatori anche nella cappella ipogea.

La costruzione, infatti (di fondazione nobiliare da correlare alla famiglia del principe Gisulfo II), consta di due ambienti: la cappella superiore e la cripta, eretta in epoca romana quando il luogo era adibito probabilmente a impianto termale.

Sul substrato romano si strutturò una seconda fase “cristiana” e su questo primo livello si impose una più recente aula basilicale “superiore” ed un campanile. Bellissimi sono i due cicli di affreschi del X e XI secolo che immortalano una teoria di santi stanti inquadrati in fasce bicolori.

Si conservano tra gli altri: tre figure affiancate (un santo barbuto e benedicente, Sant’Andrea, barbuto, con croce gemmata e la Vergine orante, con mani lunghe e affusolate rivolte al cielo), un San Bartolomeo e il frammento di un’aureola connesso a una figura scomparsa, un Santo Stefano con libro nella mano destra, un Cristo Pantocratore con libro aperto; una Vergine con asta e scettro, due angeli appena visibili, un angelo acefalo e un santo monaco benedicente (alla prima identificazione proposta come Santa Radegonda si preferisce la figura di San Leonardo protettore dei carcerati).

Fino al 20 giugno, ogni mercoledì alle 19.30, nella Chiesa si svolgono i concerti di musica classica degli allievi del conservatorio Martucci.

https://www.youtube.com/watch?v=lxzXcnVXuXU

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