La donna che sconfigge i tumori è italiana. Patrizia Paterlini Bréchot è oggi oncologa e docente all’Università Descartes di Parigi dove dirige l’équipe dell’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche médicale). Il frutto di anni di studio, ricerca e passione è il test Iset (Isolation by Size of Tumor Cells-Isolamento per dimensione delle cellule tumorali), una tecnica in grado di diagnosticare un tumore anche 4-5 anni prima che si manifesti e quindi di abbattere il tasso di mortalità. Obiettivo e speranza della Dottoressa e del suo team è di far diminuire in modo massivo la mortalità per cancro. “I pazienti non muoiono per il tumore primitivo che li colpisce ma per le metastasi. Le cellule neoplastiche sono nel sangue per anni, prima di andare a proliferare in altri organi e formare metastasi”. “Con un semplice prelievo si può scoprire se nell’organismo si sta sviluppando un tumore, anche se è a uno stadio talmente iniziale che non ha ancora generato una massa rilevabile da una Tac o una radiografia”, spiega l’oncologa. L’Iset è, infatti, un esame del sangue che riesce ad individuare la presenza di cellule neoplastiche circolanti nell’organismo molto prima che il tumore raggiunga una dimensione tale da essere “visibile” con i normali strumenti a disposizione. “Perché il tempo, nella cura, fa la differenza”, spiega la Bréchot, ed infatti il tempo è un fattore fondamentale e determinante nel prevenire e curare i tumori. Nel caso del cancro al seno, ad esempio, gli studi epidemiologici hanno dimostrato che l’invasione tumorale ha inizio 5-6 anni prima della diagnosi. Il test ha ancora un limite: “Con la mia équipe stiamo cercando di rendere il test ancora più preciso. Oggi indica se c’è un tumore in corso, e altri esami dicono poi in quale organo. In futuro il test potrebbe dirci subito qual è l’organo interessato”. Il nuovo test, già utilizzato in 20 centri in tutto il mondo, è stato presentato per la prima volta in Italia, qualche anno fa, all’Istituto di Ricerca Diagnostica e Nucleare (SDN) di Napoli nell’ambito di un ciclo di incontri “L’informazione al servizio della salute”. Attualmente in Italia il test è disponibile sono a Napoli e in nessun altro ospedale italiano. Per una volta siamo fieri di avere un primato interessante e di far parlare della Campania in maniera positiva.
“Scopro i tumori prima che nascano”
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