Terna – la società che gestisce la rete elettrica italiana – ha rilevato che quell’ora quotidiana di luce in più, l’anno scorso ci ha fatto risparmiare ben 567 milioni di chilowattora (equivalente a 320mila tonnellate di Co2 in meno grazie all’accensione posticipata di luci ed elettrodomestici).
Stanotte ci sarà il cambio dell’ora: l’ora solare verrà stata sostituita dall’ora legale.
Gli orologi digitali si aggiorneranno da soli (ma comunque è meglio controllare), mentre a quelli analogici vanno spostate le lancette avanti di un’ora.
Si dormirà un’ora in meno, perché le due di notte diventeranno le tre, ma di sera ci sarà più luce.
L’ora legale in Italia fu introdotta per la prima volta 112 anni fa, il 25 maggio del 1916, con un decreto legislativo che aveva lo scopo di risparmiare l’energia sfruttando un minore uso dell’illuminazione elettrica: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente.
Nei primi anni Ottanta si decise di estenderne la durata, portandola da 4 a 6 mesi.
Nel 1996 è stato introdotto un ulteriore prolungamento di un mese, concordato a livello europeo: il ritorno all’ora solare è stato quindi ritardato all’ultima domenica di ottobre (quest’anno il ritorno all’ora solare avverrà la notte tra il 27 ed il 28 ottobre).