Le liste infinite della sanità

Ivano Montano

I messaggi che ci giungono in redazione sono disperati appelli, provengono da cittadini ormai esasperati da un’attesa ormai insopportabile, soprattutto per chi ha bisogno di cure necessarie e urgenti a causa di patologie serie. Una cittadina ci segnala oggi che una sua parente 87enne, già sofferente per altri malanni, aveva una visita ortopedica prenotata per il 12 ottobre – ieri l’altro – a mezzogiorno, ma ha ricevuto poche ore prima una telefonata: “il medico è andato in pensione, per cui bisogna produrre una nuova prescrizione medica e vedere in giro tra ospedali della provincia o centri convenzionati se lì hanno disponibilità perché le Asl di via Vernieri e Pastena non hanno medici ortopedici disponibili. La criticità aggiuntiva, peraltro, è rappresentata dal fatto che in molti centri convenzionati a metà mese il budget è già esaurito, per cui non si accettano più visite. Altro caso: un 90enne prenota una visita neurologica la settimana scorsa, gli viene risposto che sarà possibile farla al Ruggi a maggio del 2024. Tutto questo è deprimente. Come facciamo? Proviamo a curarci con una mela al giorno?

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