Campania pioniera nel campo dell’energia eolica con 642 impianti diffusi sul territorio. Terza in Italia per potenza installata e seconda per produzione di energia. Le protagoniste sono le province di Avellino e Benevento, che coprono rispettivamente il 46% e il 42%. Seguono Salerno con 11%, poi Caserta e Napoli. I dati sull’eolico in Campania sono stati elaborati da Legambiente nel dossier “Qual buon vento”. La Campania, si legge nel dossier, è la regione che ha ospitato i primi impianti installati in Italia a metà degli anni Novanta e che oggi sta dando vita ai primi repowering. Numeri alla mano, i vari progetti, tra quelli già approvati e quelli in corso di approvazione, porteranno a una diminuzione di 364 turbine sui territori. “Il nostro auspicio è che la nuova stagione dell’energia eolica in Campania rafforzi ancora di più il legame con i territori e le comunità, superando storture e pregiudizi del passato – ha dichiarato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – e che sia accompagnata dallo sviluppo di politiche industriali a sostegno della filiera, con l’obiettivo di far diventare la transizione energetica nella nostra regione un’occasione importante per aumentare occupazione e diminuire diseguaglianze. Per fare questo è necessario avviare percorsi territoriali per lavorare insieme: enti, imprese e cittadinanza, affinché non si parli più di accettazione sociale per la presenza di impianti ma di rigenerazione partecipata di territori, dove impoverimento e spopolamento aumentano le disuguaglianze da decenni, oggi inasprite anche della crisi climatica. Le rinnovabili – ha concluso Imparato – devono essere per queste comunità la strada per il riscatto sociale per vincere, insieme a quella climatica, anche la sfida sociale ed economica”.
Presentato il dossier “Qual buon vento”
Legambiente, Campania pioniera dell’eolico con 642 impianti
Imparato "Le rinnovabili devono essere per queste comunità la strada per il riscatto sociale"
26
articolo precedente