Questo è vandalismo puro… questa è pura arte. Giusto catalogare le scritte, spesso volgari e comunque brutte come l’animo dei rispettivi autori che imbrattano muri anche storici della città – è accaduto finanche sulla parete del Duomo, prima ancora che in Piazza della Libertà – da vere e proprie opere d’arte che di fatto contribuiscono ad accrescere il colpo d’occhio. Assai apprezzabile, dunque, l’iniziativa promossa a suo tempo dall’ex consigliere regionale Francesco Borrelli, oggi parlamentare, approvata in consiglio regionale per affermare la presenza delle Istituzioni e dello Stato sul territorio, riservando gli spazi destinati alla street art, premiando le opere migliori tra quelle realizzate dagli artisti di strada, evitando che i graffiti possano rappresentare, spesso in modo anche chiaro, pubblicità per i clan camorristici. Il testo approvato prevede l’adozione annuale – da parte della Regione – di avvisi pubblici per sostenere i processi di creatività urbana, ai singoli Comuni spetterà invece l’individuazione e la selezione delle superfici da destinare ai murales, attraverso un albo periodicamente aggiornato. La legge sulla street art viene finanziata con 200mila euro per il triennio 2023-2025.
Murales d’autore: ecco la legge sulla “street art”
299
articolo precedente