Meno librerie e negozi di alimentari, più farmacie, negozi di computer e alberghi: le città stanno cambiando volto, e la pandemia ha accelerato questa tendenza. Cambiano anche i gestori: gli italiani chiudono, e gli stranieri aprono sempre più attività. Ma nel complesso le perdite prevalgono: negli ultimi 10 anni, calcola uno studio, la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per abitanti. Tra il 2012 e il 2022 sono sparite, complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante. E’crisi delle attività commerciali in Italia come nella nostra provincia. Prima il Covid, poi il boom dei costi energetici. Nel 2022 in Campania chiusi quasi seimila negozi .I dati raccontano una lenta e drammatica situazione socio economica che per il 2023 potrebbe tradursi in una nuova ed inesorabile ondata di chiusura di negozi storici e tradizionali. Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno – osserva Confcommercio – per il commercio di prossimità non c’è altra strada che puntare su efficienza e produttività anche attraverso una maggiore innovazione e una ridefinizione dell’offerta. E rimane fondamentale l’utilizzo anche del canale online che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni
Nel 2022 in Campania chiusi quasi seimila negozi
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