“Pendolaria”, Legambiente: in Campania treni vecchi e lenti

Anna Sarno

Con i treni poco frequenti, i continui ritardi infrastrutturali, le linee a binario unico, la lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, chiuse e dismesse, e le risorse economiche inadeguate, resta indietro il trasporto su ferro dell’Italia in Europa. Il nuovo rapporto “Pendolaria” di Legambiente punta i fari sul Sud Italia dove circolano meno treni, più vecchi e su linee in larga parte a binario unico e non elettrificate. A farne le spese i pendolari. In Campania sono 245 i treni in circolazione nel 2021 con un ‘età media di 21,4 anni lontana dalla media nazionale pari 15,3 anni con il 72% dei treni con più di 15 anni di età che dimostrano che esistono treni che sono davvero troppo “anziani” per circolare e garantire un servizio adeguato. E così diminuisce il numero di persone che prende il treno e il trasporto pubblico locale: in Campania (-43,9%) dal 2011 al 2019 . “E’ necessario cambiare la mobilità in Italia e in Campania – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- Lo dimostrano le tante esperienze di successo raccontate nel nostro Rapporto, dove si conferma la disponibilità delle persone a lasciare a casa l’auto quando treni, metro, tram ed autobus sono competitivi e funzionano”

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