Ad Angri e Pagani ultimi fuochi di una campagna elettorale senza troppi scossoni, vissuta quasi in sordina dopo il primo turno di due settimane fa. Tra libertà di coscienza lasciata agli elettori ed apparentamenti più o meno palesi, l'ultimo giorno utile per fare proseliti scivola via verso il sabato della pausa di riflessione, prima della riapertura delle urne da cui verrà fuori il nuovo sindaco. Una sola cosa è certa: lunedì Angri e Pagani avranno un primo cittadino ed una nuova maggioranza che si spera possano durare i cinque anni interi della consiliatura.
Ad Angri
Ad Angri la competizione è un dé ja vu tra Pasquale Mauri e Cosimo Ferraioli, due ex sindaci che suonano la carica alle loro truppe in un mix di nostalgia e prospettiva per le comunità che si candidano a Governare da Palazzo Doria. Qui c'è poco di retroterra ideologico cui fare appello: conteranno moltissimo le personalità dei due aspiranti sindaci e le ambizioni dei due schieramenti.
A Pagani
Lo stesso può dirsi, in parte, per Pagani dove la contesa tutta destrorsa tra Enza Fezza e Lello De Prisco sembra contaminata dalle esternazioni su possibili appoggi da settori del centrosinistra al candidato figlio d'arte, aspramente criticati dall'imprenditrice avversaria. Chiunque vinca dovrà imprimere una svolta rispetto alla storia recente fatta di anni in stallo tra sindaci-lampo e commissariamenti che hanno bloccato Pagani.
Il premio di maggioranza assegnerà alla coalizione vincitrice 15 dei 24 seggi totali che spettano ai Comuni di questa grandezza.