Il Mattino oggi in edicola dà spazio al retroscena che ha portato parte del centrosinistra battipagliese a disconoscere la scelta fatta dai partiti sul nome di Antonio Visconti.
Il progetto politico per il futuro di Battipaglia non può trovare risposta nella candidatura di Antonio Visconti, il cui percorso viene definito «commedia buffa». Il Mattino oggi in edicola dà spazio al retroscena che ha portato parte del centrosinistra battipagliese a disconoscere la scelta fatta dai partiti sul candidato portabandiera alle prossime amministrative. La saldatura promossa dall'Associazione Battipaglia 2021, che riunisce molti delusi del Partito Democratico, crea un'alleanza inedita tra due ex sindaci (Giovanni Santomauro e Gennaro Barlotti) e l'attuale prima cittadina, Cecilia Francese.
I firmatari dell'appello pubblico contro la candidatura di Visconti parlano di «armistizio politico ed ideologico, nell'interesse generale della città», perché «è tempo di cambiare le regole del gioco, superando ogni conflitto e rivalsa personale, e di porre a fondamento di ogni azione politica i valori di lealtà, partecipazione, trasparenza e solidarietà». L'idea di un progetto innovativo per una Battipaglia solidale ed ecosostenibile porta al dialogo con la sindaca Francese per fare cartello elettorale.
Nel pezzo pubblicato dal Mattino si parla di «un'apertura, ma anche una chiusura del centrosinistra, che ingoia il rospo di una candidatura innaturale pur di non sostenere il candidato deluchiano». Comunque la si veda, il problema esiste e se si considera anche il sondaggio di qualche settimana fa che vedeva Visconti nettamente indietro negli indici di gradimento, forse la coalizione di centrosinistra dovrebbe porsi seriamente il problema, prima di procedere in un territorio delicato con una candidatura che potrebbe rivelarsi inefficace prima ancora di iniziare la campagna elettorale.
In quanto a Visconti, il ruolo di presidente dell'Asi richiede molta attenzione ed impegno, se non altro per stare dietro alle imprese incaricate di eseguire i lavori nella zona industriale di Salerno, che procedono a passo di lumaca nell'indifferenza generale.