La Regione è pronta ad una sua ordinanza per impedire- durante le feste- gli spostamenti dai Comuni con meno di cinquemila abitanti. La linea rigorista di Vincenzo De Luca emerge nella diretta Facebook del pomeriggio.
Dunque la Campania da domani torna 'zona gialla' perché scade l'ordinanza del ministro Speranza che l'aveva classificata in un'area di rischio più elevata. Ma la Regione è pronta ad una sua ordinanza per impedire- durante le feste- gli spostamenti dai Comuni con meno di cinquemila abitanti. La linea rigorista di Vincenzo De Luca emerge nella diretta Facebook del pomeriggio: «se si prendono misure non si possono avere 300 deroghe sul pranzo di Natale ospitando due familiari non residenti- dice il presidente. Chhi controlla se arrivano due familiari o tre, quattro, cinque?».
È per questo che «non ci sarà mobilità in Campania per i Comuni sotto i 5000 abitanti, faremo un'ordinanza per il divieto- ha precisato De Luca a muso duro. Faremo anche un'ordinanza per il blocco della vendita e consumo di alcolici e di qualunque genere di consumo in pubblico. Questa è la misura decisiva per far fronte al covid», ribadisce con convinzione il presidente della giunta regionale.
Poi l'annuncio che fa ben sperare: «Il 12 gennaio ci sarà un'esercitazione generale in Campania per il vaccino. Dovrà essere pronto tutto: luoghi, medici, task force per le Rsa» dice De Luca, descrivendo «un'operazione quasi militare, in cui dovranno essere pronti congelatori, medici, infermieri, spazi, trasporto e uso in due ore dallo scongelamento dei vaccini».
I tempi di consegna del vaccino non ancora definiti ma la Campania – dopo aver subdorato che non avrebbe provveduto il commissario nazionale- ha completato da sola «la preparazione dei congelatori per il 95% delle esigenze. Cercheremo di avere anche noi il 27 dicembre delle vaccinazioni simboliche in Campania- conferma De Luca- se ci fanno la grazia di mandarci i vaccini. Intanto ci prepariamo per vaccinare la popolazione e servono spazi adatti». Infine, le critiche per i 135.000 vaccini assegnati alla Campania nella prima tranche per il personale sanitario: «Un cristiano normale – ha detto il presidente – si aspetta una distribuzione proporzionale rispetto alla popolazione, ma non è così. Apprendiamo di una distribuzione avvenuta sulla base di criteri misteriosi, ma noi andiamo avanti sulla nostra programmazione e abbiamo deciso di non falsificare o gonfiare i dati del fabbisogno».