De Luca: “Autonomia, no cialtronerie politiche, né furbizie”

Ivano Montano

La risposta piccata del Ministro Calderoli è un castello di sabbia che viene giù al primo sospiro sarcastico del Governatore della Campania: “provo una profonda commozione per il fatto che un ministro per le Riforme si accorga, dopo 4 anni, che fra le regioni che chiedono un confronto con il Governo sull’autonomia c’è anche la Campania” – attacca Vincenzo De Luca, prima di entrare nel merito. “Nel 2019 dicevano esattamente le stesse cose dette oggi nel respingere la sgangherata bozza di disegno di legge presentata dal Ministro, e ora accantonata. Oggi come allora pretendiamo la difesa rigorosa dell’unità nazionale, a cominciare dal tema della scuola e da quello della sanità. Per la scuola, mantenimento di programmi scolastici di competenza nazionale; contratti nazionali, non regionali, per il personale scolastico; per la formazione professionale decisioni anche regionali, in maniera rispondente ai sistemi produttivi locali. Per la sanità: no a contratti integrativi regionali per il personale; vigilanza e competenza nazionale per le valutazioni scientifiche e le conseguenti norme sanitarie; applicazione rigorosa di criteri equi aggiornati per il riparto del fondo sanitario nazionale, a fronte di una scandalosa inadempienza da anni del Governo nazionale. Si propone – oggi come allora – che il Governo definisca prioritariamente i “Lep”, con il superamento della spesa storica, si propone, oggi come allora, il trasferimento alle regioni di tutta una serie di competenze amministrative per le quali non si giustifica nessun ruolo nazionale: pareri ambientali; ruolo delle Soprintendenze; pareri ministeriali per il dragaggio dei porti; pareri per impianti fotovoltaici. Riconfermo l’obiettivo di “burocrazia zero” come l’obiettivo vero, afferma De Luca. Se vogliamo modernizzare l’Italia, e avvicinare le decisioni ai cittadini e alle imprese, senza scardinare la Costituzione e tradire il Sud, noi siamo pronti. Sempre disponibili a dimostrare, con pignoleria tedesca, dove c’è la coerenza e dove c’è la cialtroneria politica e l’inconcludenza eterna, oltre che la furbizia.

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