Consueta diretta del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca su sanità, situazione epidemiologica, sviluppo e lavoro.
Sulle festività De Luca è estremamente chiaro: “Sono irritato e indignato perché nel nostro Paese non si riesce mai ad avere una misura chiara e che si continuano a prendere mezze misure di demagogia e che allungano i tempi della crisi. Prendano una decisione chiara e forte, come la Germania. Il governo ancora una volta è alle prese con la possibilità di optare tra due opzioni: la linea della prevenzione o quella della rincorsa al contagio. Purtroppo ho la netta sensazione che ancora una volta verrà percorsa la seconda strada. Invece noi abbiamo bisogno di misure chiare ed efficaci, alle quali dovranno seguire ristori immediati. In Campania non ci saranno deroghe, non sarà consentita la mobilità nei comuni sotto i 5mila abitanti e valutiamo la possibilità di stoppare la vendita di alcolici in pubblico. Io mi rendo conto della legittima richiesta di poter trascorre un Natale in famiglia, ma dobbiamo renderci conto che questo potrebbe riaprire le porte alla circolazione del virus, e di conseguenza alle terapie intensive e alla morte. Vi prego di essere responsabili".
"La Campania è la Regione che ha retto meglio in Italia alla seconda ondata – ha detto De Luca – non grazie all'intervento del governo, ma grazie alle misure che abbiamo preso sempre in anticipo sugli altri, prima tra tutte la chiusura delle scuole. Ora nella nostra Regione c'è un tasso di positività ai test del 6,6%, abbiamo 119 ricoverati in terapia intensiva sui 640 disponibili e a fronte di questi dati si è arrestato anche lo sciacallaggio mediatico fatto contro Napoli e la Campania negli ultimi due mesi. Le zone di rischio sono una cialtroneria, lo dimostra la situazione in Veneto che è ormai drammatica eppure continua a essere in zona gialla".
In merito ai vaccini, poi, De Luca chiarisce che è "assurdo che il vaccino anticovid non sarà distribuito alle Regioni in base percentuale rispetto alla popolazione. Il governo farà partire la distribuzione in base a criteri sconosciuti. Ad ogni modo siamo già pronti per procedere a un piano di vaccinazioni che non sarà per nulla semplice e, il 12 gennaio, faremo un'esercitazione generale per testare le procedure".
Infine l'avvertenza all'esecutivo nazionale sui fondi europei: "Costruiremo un fronte meridionale con gli altri presidenti di Regione per evitare un furto di denaro al Sud. Rispetto ai primi 65 miliardi di euro a fondo perduto l'ipotesi del governo è inaccetabile: 66% al Nord e 34% al Sud. Dovremo ribaltare questa percentuale, con la speranza che in questa battaglia non vi siano bandiere di partito".