La Campania è per la linea del rigore, poi verrà il tempo per incontrarci

De Luca: “Natale e Capodanno quest’anno non esistono, o sarà ecatombe”

E la divisione dei soldi Recovery fund nasconde l'ennesimo scippo alle regioni meridionali
Francesca Salemme

Consueto appuntamento del venerdì con Vincenzo De Luca, durante il quale ha fatto, come di consueto, il punto della situazione sull'emergenza Covid in Campania.

Per quanto riguarda l'epidemia e le feste prossime venture, invece, De luca ha detto: "Sento dai tg di un assedio delle regioni per chiedere al governo provvedimenti meno rigorosi. Noi, come Campania, chiediamo invece provvedimenti più rigorosi. Decidiamo se a gennaio ci sarà una ecatombe oppure no. Questo è il problema dinanzi a cui è l'Italia visto che a gennaio avremo il picco influenzale e se non avremo situazione sotto controllo non riusciremo a effettuare la campagna di vaccinazione anti-Covid. A Milano e Torino migliaia di persone nei luoghi del commercio. Se vogliamo impiccarci con le nostre mani liberi di farlo ma per me, quest'anno, Natale e Capodanno non esistono se non come momento di raccoglimento spirituale, personale e familiare. Ma giornate di festa ‘normali' non devono esistere. Servono incontro solo con i parenti conviventi. Poi verrà il momento di incontrarci".

Per quanto riguarda i numeri dell'epidemia, poi, De Luca ha ammesso che la situazione più delicata è quella nella città di Napoli dove ci sono ancora un migliaio di contagi al giorno. A livello regionale e di scenario, poi, ha ricordato che non c'è stato nessun nuovo ricovero in terapia intensiva, "sono 140 in totale, la metà o un terzo delle altre regioni grandi. Non abbiamo mandato pazienti nelle palestre, nei palazzetti dello sport. Sono tutti ospitati con dignità nei nostri ospedali. Siamo la prima regione d'Italia per tempo d'attesa tra sintomi e diagnosi".

Un passaggio lungo anche Recovery Fund. Oltre a criticare un modello di gestione che prevede l'impegno di decine di tecnici, il presidente ha polemizzato circa la divisione in sei capitoli dei fondi. Tra questi uno è sottofinanziato, la sanità, e un altro completamente assente: il turismo. "Sullo sfondo – ha detto De Luca – c'è un problema politico enorme: le ipotesi d'investimento del governo configurano un ennesimo furto nei confronti delle regioni del Sud (il 66% delle risorse al Nord) mentre i fondi sono stati destinati all'Italia per recuperare il divario Nord-Sud. Serve una battaglia politica per evitare questo nuovo furto. Sarà l'occasione per verificare se i ministri campani sono capaci di dare segno della propria esistenza".

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