Nel consueto appuntamento del venerdì, Vincenzo De Luca fa il punto della situazione

De Luca: «quest’anno non sarà il solito Natale»

Non mancano polemiche col Governo sul Recovery Fund
Girolamo Budetti

Nel consueto appuntamento del venerdì, Vincenzo De Luca fa il punto della situazione sull'emergenza Covid in Campania. Non mancano polemiche col Governo sul Recovery Fund.

Ne ha per tutti, Vincenzo De Luca. E qual è la novità? Potreste giustamente obiettare. La diretta facebook e televisiva del venerdì perde, però, il suo carattere monotematico: per la prima volta dell'inizio della pandemia da Covid, il presidente della giunta regionale torna a vestire anche i panni del censore politico, attaccando a testa bassa il Governo sulla gestione dei soldi del Recovery Fund.

Prima però, il governatore difende a spada tratta la sanità campana, vantandone le punte d'eccellenza e la capacità attrattiva: addirittura dal Nord c'è gente che viene a curarsi da noi. E per quanto riguarda l'epidemia e le feste di Natale, il presidente stigmatizza il presunto «assedio delle Regioni per chiedere al Governo provvedimenti meno rigorosi», precisando che «come Campania, chiediamo invece provvedimenti più rigorosi. Decidiamo se a gennaio ci sarà una ecatombe oppure no. Questo è il problema dinanzi a cui è l'Italia- attacca De Luca- visto che a gennaio avremo il picco influenzale e se non avremo la situazione sotto controllo non riusciremo a fare la campagna di vaccinazione anti-Covid». Poi, la frase ad effetto, tagliente come una lama: «Se vogliamo impiccarci con le nostre mani liberi di farlo ma per me- tuona De Luca- quest'anno Natale e Capodanno non esistono se non come momento di raccoglimento spirituale, personale e familiare. Ma giornate di festa ‘normali' non devono esistere. Servono incontri solo con i parenti conviventi. Poi verrà il momento di incontrarci».
Sul Recovery Fund il presidente della Regione Campania critica il modello di gestione che prevede l'impegno di decine di tecnici e la divisione dei fondi in sei capitoli. Tra questi uno è sottofinanziato, la sanità, e un altro completamente assente: il turismo. «Le ipotesi di investimento del Governo configurano un ennesimo furto nei confronti delle regioni del Sud (il 66% delle risorse al Nord) mentre i fondi sono stati destinati all'Italia per recuperare il divario Nord-Sud», ricorda De Luca. «Sarà l'occasione per verificare se i ministri campani sono capaci di dare segno della propria esistenza», osserva caustico il governatore.

Per quanto riguarda i numeri dell'epidemia, poi, De Luca ha ammesso che la situazione più delicata è quella nella città di Napoli dove ci sono ancora un migliaio di contagi al giorno. A livello di scenario, poi, non c'è stato nessun nuovo ricovero in terapia intensiva «sono 140 in totale, la metà o un terzo delle altre grandi Regioni».

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