Il Consiglio di Stato ha sospeso il provvedimento del Tar Campania che, in via cautelare, bloccava sul territorio regionale gli effetti del decreto sul dimensionamento scolastico. I giudici di Palazzo Spada hanno accolto le tesi dell’Avvocatura dello Stato, a sostegno delle ragioni dei ministeri dell’Istruzione e dell’Economia. “Pur nel rispetto che si deve ad ogni pronuncia giurisdizionale, non può ritenersi condivisibile che il Tar Campania si sia dichiarato competente su un decreto, adottato di concerto tra due ministeri, con i criteri per la definizione dell’organico dei dirigenti scolastici sul territorio nazionale”, aveva detto il ministro Valditara dopo il pronunciamento del 30 ottobre dei giudici amministrativi campani. La questione, come è nota, riguarda l’accorpamento delle istituzioni scolastiche con un basso numero di iscritti sotto un’unica direzione. De Luca ha elevato la questione a principio fondamentale, ottenendo una temporanea vittoria quando il TAR della Campania ha sospeso l’attuazione delle direttive ministeriali che miravano a velocizzare l’accorpamento. Tuttavia la sospensione è stata a sua volta congelata dal Ministro attraverso un ricorso urgente al Consiglio di Stato. Il prossimo 21 novembre, la Corte Costituzionale è chiamata a dirimere la questione su chi detenga la competenza definitiva nel tagliare le figure dirigenziali e quale grado di autonomia resti alle Regioni per la gestione delle piccole scuole. Il Consiglio di Stato si pronuncerà nuovamente il 28 novembre, dopo aver raccolto le indicazioni della Corte.
Dimensionamento scuole, Consiglio Stato blocca la sospensiva
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