Per le elezioni di giugno (il 12 l'Election day, con Referendum e primo turno delle amministrative, con secondo turno il 26 giugno, in entrambi i giorni seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica) si andrà al voto seguendo ancora le prescrizioni anti-Covid.
Lo prevede il decreto legge che è stato illustrato con una circolare inviata dal capo Dipartimento del Viminale per gli Affari interni, Claudio Sgaraglia, a tutti i prefetti.
Anche in questa tornata elettorale, dunque, il cittadino, dopo aver votato e ripiegate le schede, "deve provvedere a inserirle personalmente nelle rispettive urne". Apposite sezioni ospedaliere, inoltre, saranno costituite nelle strutture sanitarie che ospitano reparti Covid. Consentito poi l'esercizio del voto a domicilio per gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in quarantena.
Previsto un fondo di 38,2 milioni di euro destinato alle operazioni di sanificazione delle sedi di seggio elettorale.
Per quanto riguarda l'ordine di scrutinio, dalle ore 23 della domenica – subito dopo aver completato le operazioni di votazione e quelle di riscontro dei votanti per ogni consultazione – si procederà prima allo scrutinio delle schede votate per ciascun referendum; alle 14 del lunedì ci saranno le operazioni per le elezioni amministrative, dando precedenza a quelle per le elezioni comunali e successivamente a quelle per le eventuali elezioni circoscrizionali.
Il decreto prevede infine che per le elezioni comunali e circoscrizionali il numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione delle liste e candidature è ridotto a un terzo.