Riproposte una serie di regole già sperimentate ma si ipotizza la riapertura di cinema e teatri, nelle zone gialle, dal 27 marzo

Il primo DPCM targato Draghi, le anticipazioni

Sarà in vigore da sabato 6 marzo a martedì in Albis (6 aprile)
Francesca Salemme

Dal 6 marzo al 6 aprile (quindi Pasqua compresa) sarà in vigore il nuovo Dpcm, il primo firmato da Draghi, al momento in fase di redazione. Filtrano, però, anticipazioni e dettagli della bozza sulle misure di contenimento della pandemia. Cominciamo dal fatto che restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso. A decorrere dal 27 marzo (giornata mondiale del teatro), però, saranno consentiti – in base a nuovi protocolli o linee guida, e solo in zona gialla – gli spettacoli nei teatri, sale da concerto, cinema e altri spazi anche all'aperto che si svolgano con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano conviventi. Sempre in zona gialla e sempre dal 27 marzo i musei e i luoghi della cultura potranno aprire non solo nei giorni infrasettimanali, ma anche il sabato e i giorni festivi, a condizione che l'ingresso sia stato prenotato con almeno 24 ore di anticipo. La scuola resta in presenza per gli alunni dell'infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori la didattica è in presenza “almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%”. Nel testo si introduce un'ulteriore misura: “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”. Niente apertura serale per i ristoranti: “Le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie sono consentite dalle 5 alle 18” con un massimo di 4 persone per tavolo “salvo che siano tutti conviventi”. Dopo le 18 “è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”. Resta consentito l'asporto, dopo le 18 solo per gli esercizi con cucina e non per quelli che vendono solo bevande, e, sempre, la consegna a domicilio. Consentita senza limiti di orario la ristorazione in alberghi e altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti. Restano “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”. “Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Possibile, invece, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Fino al 6 aprile resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino: “È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

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