Sindaci della Costa d'Amalfi sul piede di guerra, dopo la decisione di annettere l'ospedale di Castiglione di Ravello all'Asl, sottraendolo al Ruggi.
Il documento
Il documento prodotto dalla Conferenza dei Sindaci della Costa di Amalfi vuole impedire che sul presidio di Castiglione di Ravello ci sia il classico ritorno al passato, con tutti i disservizi che sono noti ai numerosi cittadini della zona.
La struttura, secondo i sindaci della divina Costa, funziona benissimo e non può essere distrutta senza una motivazione seria, senza ascoltare i rappresentanti locali. Per il presidente della Conferenza Luigi Mansi è un po' come giocare sulla salute delle persone in questo momento così delicato.
La protesta
È per questo che in tutta fretta si è riunita in modalità telematica l'assemblea dei Sindaci della Costa d'Amalfi, i quali all'unanimità hanno espresso preoccupazione di fronte alla decisione regionale di attribuire il Presidio Ospedaliero di Castiglione alla gestione dell'ASL Salerno, sottraendolo alla rete ospedaliera Ruggi. Una scelta di estrema gravità attuata senza alcuna interlocuzione con le istituzioni e le comunità locali, senza la possibilità di esprimere valutazioni, osservazioni o rilievi, in assenza di qualsiasi preventiva informazione. Cittadini e amministratori locali hanno appreso la notizia dai giornali.
È forte l'impressione che l'emergenza Covid possa essere strumentalizzata per l'ennesimo tentativo di ridimensionamento dell'ospedale- attaccano i sindaci della costiera amalfitana- tanto più che la delibera regionale reca motivazioni o vaghe e indeterminate. Lascia sconcertati che, dopo il costruttivo intervento dello stesso governatore De Luca per dare un assetto efficiente e definitivo al plesso di Castiglione, venga nuovamente rimessa in discussione una struttura la cui indispensabilità è dimostrata dai fatti: il numero e la qualità degli interventi sanitari erogati.
Pronte le delibere
Ora, i Comuni della Costa d'Amalfi si accingono a predisporre delibere congiunte per incontrare al più presto il Presidente De Luca e invitare la Regione alla revoca del provvedimento.
