Una lettera aperta al procuratore della Repubblica che assomiglia ad un anatema

Salzano (Udc) contro gli abusi e le condotte dei “furbetti” a Salerno

Contro la classe dirigente locale
Girolamo Budetti

Una lettera aperta al procuratore della Repubblica che assomiglia ad un anatema contro la classe dirigente locale. E' quanto ha messo nero su bianco il prof. Aniello Salzano, commissario Udc a Salerno.

«Giuseppe Borrelli, Procuratore della Repubblica di Salerno, subito dopo la frana di Amalfi ha dichiarato guerra ad ogni forma di abusivismo e di illeciti, soprattutto in materia urbanistica. Chi è contro ogni forma di azione illegale ha accolto le parole del dottor Borrelli con grande favore». A scriverlo, in una nota, è il commissario dell'Udc di Salerno, il prof. Aniello Salzano, che però ricorda come nel passato anche recente all'annunciata "caccia senza quartiere agli abusi, con ruspe e multe salate per i furbetti" non siano seguiti i fatti, anzi. L'accusa di Salzano è precisa: «I furbetti hanno continuano a fare quanto fatto prima, gli amministratori a chiudere un occhio per motivi elettorali, i magistrati hanno continuato con le Grida di manzoniana memoria».

«In più occasioni ho denunciato le tante e diffuse illegalità, soprattutto nella nostra città – spiega il commissario dell'Udc- Dalla fastidiosa microcriminalità agli abusi grandi e piccoli; dalle violazioni in materia urbanistica a quelle ambientali; dal piccolo spaccio alle insistenze petulanti dei venditori di calzini, che danno il benvenuto ai turisti in piazza Ferrovia o della Concordia».

«Salerno non è per niente la città della legalità- scrive ancora Salzano: ognuno può fare quello che vuole, violare perfino le leggi, soprattutto in materia urbanistica. È possibile, per esempio, impadronirsi dei marciapiedi pubblici anche con strutture fisse, trasformare i seminterrati in studi professionali, ex garage in laboratori medici, edificare senza licenza e autorizzazione mansarde e attici di lusso in spregio ai regolamenti condominiali e urbanistici», attacca il commissario cittadino dell'Udc, che ricorda un'intervista del procuratore Erminio Rinaldi, sull'effetto falcidia della prescrizione su gran parte di questi reati.

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