Enti locali e Governo trovano l'accordo sulla gestione di casi e focolai da Covid nelle scuole. Ma sulla ripartenza dell'anno scolastico permangono le incognite.
Le dichiarazioni del ministro Speranza
«Riaprire le scuole in sicurezza è la priorità di tutto il Paese- dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, a conclusione dell'incontro con gli Enti locali- Abbiamo approvato all'unanimità in conferenza unificata con Regioni, Province e Comuni il documento con le indicazioni operative per la gestione dei casi e dei focolai di Covid-19 nelle scuole e nei servizi educativi per l'infanzia. Nei prossimi giorni serviranno ancora tanto lavoro e condivisione. Non polemiche e divisioni», raccomanda il ministro.
Il pensiero di De Luca
Ma le incertezze sono ancora tante. E già ieri, in Campania, Vincenzo De Luca non ne aveva fatto mistero. «Governare questa fase sarà difficile. Saremo chiamati a decisioni importanti tra una o due settimane. Nelle condizioni attuali non è possibile aprire le scuole. Non so cosa saranno in grado di fare in due settimane, ma avremo scelte complicate da fare».
Azzolina insiste: «si parte il 14 settembre»
Nonostante in molti spingano per rinviare l'apertura dlele scuole a dopo le elezioni, collegandosi in streaming con i giurati del Giffoni Film Festival la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina conferma che «il 14 settembre la scuola riparte. Abbiamo fatto un lavoro enorme per garantire al massimo la sicurezza di studenti, studentesse e di tutto il personale scolastico- dice il ministro- Abbiamo fatto un lavoro enorme perché mantenere un metro di distanza, come il Comitato tecnico scientifico ci ha detto di fare, non è stato facile. Avevamo e abbiamo ancora delle classi molto sovraffollate. Tutta l'estate è servita a ricavare aule nuove, a trovarne altre». Ma intanto fioccano le lettere ai presidi di insegnanti con la salute fragile che chiedono di essere esonerati. E di mascherine, banchi singoli, distanziamento e procedure sentiremo ancora parlare.