Salerno, la città è sporca. Ratti e blatte ovunque

Ivano Montano

Da jungla urbana a città giardino il passo non è affatto breve, c’è da lavorare – e tanto – per recuperare il tempo perduto. Salerno, ormai città turistica per davvero e non per definizione, ha bisogno di un’operazione di maquillage non indifferente, per sfoltire erbacce e chiome degli alberi, per eliminare quelli che sono i rifugi ideali di zanzare, ratti e blatte, perché il problema in alcuni quartieri è diventato già emergenza. Stamattina, nei pressi di un esercizio commerciale di Piazza San Francesco, è scattata la caccia al topo, ma in altri quartieri tra Pastena, Mercatello, Mariconda, si segnala il proliferare di scarafaggi che addirittura salgono fino ai piani alti degli stabili. Insomma, tra i bigliettini da visita da mostrare a turisti e visitatori, allo stato attuale, non c’è di certo quello relativo alla pulizia. Ne approfittiamo per dare voce, ancora una volta, a chi non ne ha: il Cimitero di Salerno è una città silente, dove le anime non possono lamentarsi. Ma lo fanno per loro i cittadini, che continuano a inviarci segnalazioni sulle condizioni in cui versa il camposanto, in alcuni punti letteralmente ricoperto di escrementi. E’ questo l’omaggio che vogliamo fare ai nostri cari defunti o esiste una soluzione, magari rapida, al problema?

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